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LEGAL BREAKFAST: Prevenzione del rischio reato nella gestione aziendale

LEGAL BREAKFAST LUISS

Prevenire è meglio che curare, soprattutto dopo la previsione della responsabilità amministrativa degli enti ad opera del d.lgs. 231/01. Ma come può essere concretamente attutito il cosiddetto rischio reato nella gestione aziendale?
Si tratterà, dunque, dei modi in cui si struttura un modello organizzativo valido che, lungi dall’essere un impianto standard, deve essere tarato sulla specifica realtà aziendale. Si parlerà, quindi, della cosiddetta mappatura dei rischi, che consente un’individuazione precisa delle fattispecie che più espongono l’ente a pericoli di contestazione. In seguito, sarà opportuno accennare alla creazione delle procedure specifiche che consentono la minimizzazione del rischio nelle aree sensibili e forniscono un valido scudo di difesa anche ove il reato sia stato già commesso e il procedimento iniziato.
Si guarderà poi ai fenomeni corruttivi che negli ultimi anni sono stati oggetto di un’escalation di attenzione da parte del legislatore e anche da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Quali sono i rapporti fra le normative strictu sensu e la cosiddetta soft regulation di ANAC? Perché questa crescente attenzione alle fattispecie corruttive? E ancora, cosa sono i Piani Triennali Anticorruzione?
Questo e molto altro sarà oggetto di riflessione e discussione, poiché questo affastellarsi di fonti di vario rango sviluppa un peso ingente sulla vita d’impresa.
La società che intenda dimostrarsi virtuosa dovrà tenerne conto al fine di difendersi vigorosamente nel procedimento penale, che potrebbe vederla imputata accanto alla persona fisica autrice del reato.
Non solo: ogni ente che abbia contatti con la Pubblica Amministrazione dovrà dotarsi di una procedura specifica anticorruzione e dovrà fare particolare attenzione al codice appalti e al codice antimafia, anche al fine di sottrarsi alla scure della temuta interdittiva antimafia.

Studio Legale Bonsegna